In un giorno, un’ora o anche un unico secondo, possiamo esperire quelle che i taoisti chiamano “le mille gioie e i mille dolori”. Le nostre vite sono un alternarsi incessante di piaceri e dispiaceri su cui non abbiamo alcun potere. Piacere e paura, lode e biasimo, guadagno e perdita, fama e discredito si alternano in modo continuo al di là del nostro controllo. Come può il nostro cuore affrontare e assorbire tutte queste prove senza sentirsi sopraffatto e inadeguato? Possiamo trovare la felicità nonostante tutto questo sorgere e svanire?
Vi siete mai chiesti quali siano i meccanismi alla base della sofferenza? Perché alcune persone soffrono molto più di altre anche se stanno vivendo la stessa situazione? Come mai quando ci troviamo in alcune situazioni soffriamo più che in altre? Il buddismo ha individuato 8 categorie di opposti alla base della nostra incapacità di essere felici in modo costante. Ve ne parlo in questo articolo
Vorresti prendere in mano la tua vita ma ogni volta in cui devi fare una scelta importante ti paralizzi? Tendi a procrastinare decisioni e scelte? Sei mai stato travolto da cambiamenti esterni che ti hanno causato sofferenza? Tendi a dare la colpa agli eventi e alle circostanze quando non ti senti sereno interiormente? Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande, è probabile che anche per te scegliere non sia un’azione semplice. In questo articolo ti spiego perché non lo è per la maggior parte delle persone e soprattutto come uscire da questa impasse tanto dolorosa.
Ti senti mai irrequieto e agitato con la sensazione di non riuscire a fare, o essere, tutto ciò che vorresti? Hai mai l’impressione di essere prigioniero della tua stessa vita o del poco tempo a disposizione? Hai mai provato sensi di colpa, rimorsi o sensazioni di pesantezza sul cuore, ripensando a situazioni del passato? Se hai risposto sì almeno a una di queste domande, vuol dire che anche a te è mancata la libertà in alcune situazioni. Ma essere liberi, dipende veramente solo dalle situazioni a noi esterne?
Se osservi le tue relazioni cosa vedi? Hai desiderio di controllo sugli altri? Hai speranze o paure? Tendi a vedere la persona con cui vivi, o ne vedi solo un’immagine? Hai desiderio di trattenere e possedere la persona con cui stai? Pretendi che sia in un certo modo e ti lamenti perché non lo è? Se hai risposto sì a una o più di queste domande, ciò che stai vivendo si chiama attaccamento e non amore. In questo articolo ti spiego la differenza tra i due e per quale motivo quando c’è attaccamento, le relazioni sono destinate a vacillare o comunque a provocare sofferenza.
Perché è così importante essere consapevoli? Che cosa significa? Ma soprattutto: come si fa? Bisogna iscriversi a un corso? Seguire un guru? Entrare in ritiro? Oppure semplicemente continuare a vivere come sempre prestando più attenzione a quello che si fa?
Nei testi si legge che il Buddha, raggiungendo la piena consapevolezza, realizzò il Nirvana, possiamo dunque anche noi aspirare a tanto?
Questa quarantena ha stravolto i ritmi e le abitudini della maggior parte di noi. È arrivata all’improvviso e ci ha costretti in casa, lontani dai nostri cari, con la paura di vedere morire le persone care. È arrivata con un monito ben preciso: ora non sei più libero di fare tutto ciò che desideri fare. E questo monito ha causato avversione, paura, incertezza. Se anche tu ti ci ritrovi, forse questo articolo può aiutarti a guardare più a fondo i meccanismi per cui questa situazione è così difficile, traendone un prezioso insegnamento…
La solitudine in certi casi può essere devastante. Accade quando non riusciamo ad accettarla e cerchiamo in tutti i modi di raggiungere una soluzione che ci faccia stare meglio. Allora di solito succede proprio il contrario: quel bisogno di trovare una soluzione ci fa stare ancora peggio. Trasformare il disagio della solitudine e dell’isolamento in un’esperienza che ci insegni come uscire dalla sofferenza è possibile. Te ne parlo in questo articolo.
In questo articolo ti spiego perché, quando provi un’emozione afflittiva, non serve a niente che tu la combatta, la eviti o che ti ci soffermi fino a trasformarla in un pensiero ossessivo. Tutte queste re-azioni contribuiscono solo a creare ancora più sofferenza e a rafforzare l’emozione che stai provando (qualunque essa sia).