7 punti per creare una lista dei buoni propositi che funzioni
Se sei arrivata qui è perché l’articolo precedente ti ha incuriosita e hai deciso di uscire dalla tua zona di comfort per provare un approccio nuovo. O forse non hai letto l’articolo precedente (nel qual caso ti consiglio di farlo adesso) e semplicemente fai parte anche tu della tribù dei buoni propositi che con grande frustrazione se ne vanno al macero entro la terza settimana di gennaio, lasciandosi dietro il vuoto più assoluto…
Come abbiamo compreso nell’articolo precedente, creare una lista dei buoni propositi che si basi in primis sull’avere e poi sul fare, trascurando l’essere, non può portarci a nessun raggiungimento degno di nota, ma soprattutto non potrà mai renderci felici. Quando siamo troppo sbilanciate verso il futuro, verso un’ottica di controllo del risultato, quando gonfiamo le nostre aspettative, attaccandoci a esse in modo morboso, stiamo solo gettando le fondamenta della nostra sofferenza.
I nostri buoni propositi non possono essere svincolati in alcun modo dal momento presente, perché in definitiva noi manifestiamo ciò che siamo. Non possiamo quindi manifestare felicità se siamo infelici, né attrarre abbondanza se ci crogioliamo nella mancanza.
La notizia meravigliosa che non mi stancherò mai di ripetere è che siamo dotate di un superpotere che ci appartiene dalla nascita ed è inalienabile.
Questo superpotere si chiama responsabilità. Quando smettiamo di giocare il ruolo della vittima (delle circostanze avverse, di altre persone malvagie, della vita, del “sono fatta così”, del “non ci riuscirò mai”, del “perché gli altri ce la fanno e io no?”) e ci assumiamo tutta la responsabilità della nostra vita, allora non possiamo che aprirci alle fantastiche sorprese che l’universo ha in serbo per noi. Tra queste, prima tra tutte, la felicità. Sì, perché la felicità è sempre una scelta e una scelta che riguarda il presente. Quando siamo responsabili del nostro presente, siamo connesse con il nostro essere interiore e abbiamo accesso a un potere davvero smisurato, che va oltre tutto ciò che possiamo anche solo immaginare.
Fatta questa doverosa premessa… Ecco i 7 punti che a mio parere possono aiutarti a realizzare i tuoi buoni propositi.
L’unico cambiamento che puoi apportare nella tua vita riguarda l’essere. Se i tuoi buoni propositi non partono da qui, sono destinati a fallire. Cosa significa partire dall’essere? Vuol dire prendersi cura prima di tutto di ciò che sei, per poi passare a ciò che fai e infine a ciò che desideri avere. In poche parole: cosa desidero ESSERE oggi per manifestare X nella mia vita domani?
La lista dei buoni propositi si può trasformare quindi in uno strumento che ti può connettere con le buone qualità dell’essere già presenti in te per aiutarti ad andare verso azioni allineate a questo essere e in ultima analisi a possedimenti (materiali o meno) che riflettano ciò che sei.
Ripartiamo quindi con una nuova consapevolezza: posso lavorare sull’essere per manifestare l’avere. Ma come? Prima di tutto ascoltando una verità fondamentale che ci ha rivelato il Buddha più di 2500 anni fa: noi siamo ciò che pensiamo. La nostra intera identità è costruita su una serie di convinzioni nate dalle interpretazioni che ogni giorno diamo alla realtà. Quando torniamo spesso su un unico pensiero, su un’unica storia, allora creiamo una convinzione che diventa un’azione e in ultima analisi un’abitudine. Spesso non siamo neppure consapevoli delle convinzioni che muovono la nostra vita e ci lasciamo vivere, inserendo il pilota automatico e lamentandoci quando le cose non vanno come desideravamo. In realtà, se osserviamo in profondità, vedremo che tutto ciò che è arrivato a noi, ha prima avuto origine nei nostri pensieri. Il pensiero ha un potere creativo devastante (nel bene e nel male). Dobbiamo avere cura dei nostri pensieri come avremmo cura di un giardino di fiori. Pensieri positivi creeranno realtà positive e viceversa.
Un altro punto fondamentale che dobbiamo comprendere è che i nostri pensieri sono solo pensieri. Non esiste la Verità assoluta. Il modo in cui le cose ci appaiono dipende dal mondo in cui le guardiamo. In poche parole, una cosa che a noi può sembrare giusta, ad altri parrà invece sbagliata e questo non cambierà l’identità di quella cosa. I nostri pensieri, in sintesi, non sono mai obbiettivi, ma sempre soggettivi. Questo punto è fondamentale nel momento in cui decidiamo di prestare attenzione ai nostri pensieri e modificarne la natura. La legge dell’attrazione è molto chiara a riguardo: pensieri simili attraggono situazioni di natura simile. La nostra identità non è altro che una stratificazione avvenuta negli anni di abitudini, nate da convinzioni, nate da azioni, nate da pensieri. A questo punto appare evidente che modificando la natura dei nostri pensieri, possiamo modificare la nostra identità. Non c’è nulla di permanente in questo intero universo, perché tutto è in continuo mutamento, anche la nostra identità. Partendo dall’essere abbiamo quindi il grandissimo potere di modificare la realtà in cui viviamo secondo i nostri desideri. Ma attenzione! I desideri sono il punto di arrivo e non di partenza!
È importante che tu riconosca le tue convinzioni e decida consapevolmente se desideri tenerle nella tua vita, oppure sostituirle con altre più potenzianti. Molte convinzioni sono infatti limitanti e generano una serie infinita di pensieri di eguale natura che ti portano inevitabilmente a fallire. Ma prima ancora di decidere cosa ne vuoi fare, devi riuscire a vederle, altrimenti continuerai a lavorare con la tua mente conscia per risolvere problemi che in realtà sono sepolti nell’inconscio.
Quando riconosci le tue convinzioni limitanti e decidi di lasciarle andare, esci dal loop dell’auto sabotaggio perché non permetti più a un tuo stato dell’essere inconscio di governare la tua vita. Quando ti accorgi che stai agendo con il pilota automatico inserito sulle convinzioni venute dal passato (dal tuo condizionamento famigliare, dalla società, dalle persone che hai incontrato), puoi risvegliarti e modificare il tuo pensiero.
Per ricapitolare: presta attenzione a tutti i tuoi pensieri, ma soprattutto alle tue convinzioni e riconoscile, mettile alla luce del sole in modo da poterle vedere chiaramente e senza filtri (esempio di alcune convinzioni: “Ormai ho X anni,”, “Non ce la farò mai,”, “Non sono brava a fare X”, “Non vinco mai niente,” “Non riuscirò mai a fare soldi”). Le cose che riconosciamo, smettono di avere potere su di noi.
La seconda cosa che puoi fare è quella di agire al di fuori di quelle convinzioni, cioè fare esattamente l’opposto di quello che ti raccontano (se la tua convinzione è: “Ormai è tardi per iscriversi all’università”, iscriviti all’università!).
Prima di stilare la lista dei buoni propositi, può essere utile ritagliarsi un momento di tranquillità e silenzio in cui porsi alcune domande sui valori che vuoi portare nella tua vita. Connettiti con il respiro per qualche ciclo completo, poi lascia emergere i valori che ti sembrano rappresentare il tuo ideale di vita. Devono essere parole singole, al massimo binomi di parole, perché devono venire dalla pancia e non da un discorso logico-razionale. Amore, famiglia, benessere economico, benessere fisico, benessere personale, amicizia, libertà, compassione, lealtà, onestà, equanimità, gioia, gentilezza, successo, generosità, pazienza, serenità, pace, aiutare gli altri, connessione, spiritualità… questi sono alcuni dei valori che mi vengono in mente in questo momento. Metti giù una lista a ruota libera, poi prenditi qualche istante per guardarli bene, scritti davanti a te, e scegli i 4 che ritieni più importanti per te in questo momento.
Chiudi gli occhi e pronunciali lentamente nella mente, prestando attenzione a come risuonano dentro di te: sono nel tuo cuore? Nella tua pancia? Li senti tuoi? O sono invece valori che compiacciono la società, la famiglia, gli amici? Non esistono valori giusti, o sbagliati. Non è che se non metti famiglia tra i primi 4 sarai una pessima madre/compagna. È molto importante che ti senti del tutto libera in questo processo, svincolata da qualsiasi giudizio (soprattutto auto-giudizio). Non sei una persona egoista se metti al primo posto la libertà al posto dell’amore, sei solo una persona connessa al tuo sé interiore e ai tuoi bisogni. Ricorda che non potrai mai portare felicità se non sei felice tu per prima!
Una volta operata questa scelta, quando stilerai la lista dei buoni propositi domandati se le cose che metterai in elenco sono in sintonia con questi 4 valori, perché se non lo sono, anche se dovessi raggiungere qualche risultato è probabile che proverai una grande frustrazione. Non ci può essere felicità nel conseguire un successo, un’azione, un raggiungimento che non sia in sintonia con il nostro sé più profondo. Modifica quindi i tuoi buoni propositi in modo che riguardino il tuo essere, più che la sfera dell’agire, o del possedere. Domandati: cosa voglio essere oggi per manifestare questa cosa nel mio futuro? Perché è solo sull’oggi che hai potere. Se non parti dal tuo essere, sarà molto difficile che riuscirai a essere soddisfatta.
Dopo aver a lungo lavorato sull’essere, puoi stilare la tua lista di obiettivi che riguardano la sfera del fare e dell’avere e che sono in sintonia con i valori che hai scelto di portare nella tua vita quest’anno. Per stilare questa lista è ovvio che ti sposterai nel futuro, ma come abbiamo imparato, dovrai poi tornare al presente per far sì che questi obiettivi trovino realizzazione. Tornare al presente significa anche lasciare andare tutte le aspettative che le cose vadano proprio come hai pensato tu. Ricorda bene: il risultato non dipende solo da te! Il risultato è un insieme di cause e condizioni che vanno al di là della nostra umana comprensione. Il risultato è la vita che accade al di là della nostra volontà e che ci mette davanti a continue sorprese (a volte belle, a volte brutte) che hanno il superpotere di farci evolvere. Lascia dunque andare il bisogno di controllare il risultato, perché l’universo ha un potere immenso che va ben oltre la tua immaginazione. Dai fiducia al processo, lasciando all’universo la possibilità di stupirti con ciò che ha in serbo per te.
L’ultima cosa che puoi fare per rendere ancora più efficace la tua lista di buoni propositi è scaglionare con una piccola programmazione le azioni che intendi compiere. Ad esempio, se per il 2020 hai messo in programma di correre una maratona, la prima cosa che puoi fare è decidere un piano di allenamento progressivo che ti porti a correre 42 km entro una certa data. L’obiettivo è relativo a una data precisa, diciamo per esempio che ti sei data 8 mesi, ma tu devi iniziare a lavorare nel presente se vuoi correrla. Le cose non accadono da sole. Non basta scrivere un obiettivo e pensare che in qualche modo di realizzerà. Quindi, qualsiasi cosa tu decida di fare, stila un elenco delle varie azioni che devi compiere per realizzare l’obiettivo che ti sei proposta (in questo caso: fare certificato medico, iscriverti e comprare pettorale, migliorare l’alimentazione, migliorare la qualità del sonno, trovare un’ora tutti i giorni per poterti allenare, studiare un piano progressivo di allenamento, confrontarti con altri corridori e coach, leggere blog che spieghino come prepararsi al meglio ecc…) e poi metti tutte queste azioni a programma, partendo proprio da un programma settimanale. Hai deciso che tra 8 mesi correrai la tua prima maratona, complimenti! L’unica cosa che puoi fare è cominciare ADESSO a correrla, un passo dopo l’altro, con fiducia e ascoltando il tuo corpo e la tua mente, o meglio: il tuo essere.
TU SEI CIò CHE PENSI
Concludendo, abbiamo visto come per ottenere ciò che desideriamo, il primo passo è quello di lavorare su ciò che siamo in questo momento.
L’unico momento in cui abbiamo potere è il presente, perché il presente è l’unico momento che esiste. Lavoriamo su ciò che siamo ora, per manifestare ciò che desideriamo per il nostro futuro. Lavoriamo sullo stato del nostro essere ADESSO in modo che possa attirare situazioni che risuonino con le buone qualità che viviamo. Lasciamoci stupire dal potere creativo del nostro pensiero e dai doni magnifici che l’universo ha in serbo per noi. Noi siamo già ciò che desideriamo, solo che non siamo consapevoli. Siamo già felici, ma non riusciamo a vederlo e nell’illusione di volerlo diventare a tutti i costi in un ipotetico futuro non facciamo altro che sentirci tristi perché adesso non lo siamo!
Per lavorare sull’essere, dobbiamo prenderci cura dei nostri pensieri e la meditazione è uno strumento potentissimo a tal proposito perché aiuta a sviluppare maggior consapevolezza, a interrompere storie e film mentali, a passare dal pensiero orizzontale a quello verticale e a far emergere le buone qualità dell’essere che sono già dentro di noi.
Se ti interessa intraprendere un percorso di meditazione che ti aiuti a sviluppare maggiore consapevolezza e contattare il tuo sé più profondo, puoi iscriverti a uno dei corsi in partenza.
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Buon anno e buone realizzazioni!
Bibiliografia:
Jen Sincero, Tu 6 un duro, smettila di dubitare di quanto sei forte e inizia a vivere alla grande, MyLife, 2017
Joe Vitale, Realizza i tuoi desideri, lascia che la tua mente subconscia lavori per te, Edizioni Il Punto d’Incontro, 2012