mindfulness per prepararsi al parto: quarta settimana
“L’Amore è la grande cura miracolosa. Amare noi stessi compie miracoli nelle nostre vite.” Louise Hay
La pratica che ti presento in questo articolo è una pratica antica, insegnata dal Buddha ai suoi monaci come antidoto alla paura. Questo potente esercizio di mindfulness ti aiuterà a calmare la mente, sviluppare gentilezza e amore verso te stessa e dimorare in uno stato di pace e serenità. Con questa pratica potrai inoltre entrare in contatto con il tuo bimbo/a e irradiare amore dal tuo al suo cuore con un flusso luminoso che vi unirà in modo ancora più profondo.
Buona lettura e buona pratica!
LA MEDITAZIONE DI GENTILEZZA AMOREVOLE (METTĀ BHĀVANĀ) PER LA GRAVIDANZA E IL PARTO
Durante il travaglio, possono capitare momenti più intensi di altri in cui tutto ciò che si desidera è di essere da un’altra parte, in un altro corpo, magari con il bambino già tra le braccia. Sono momenti di rifiuto, in cui la mente si lascia travolgere dalla paura e dalla rabbia, generando avversione per il processo che sta avvenendo.
È normale e non c’è nulla di male in questo. Provare sensazioni fisiche così intense non è semplice, soprattutto se è la prima volta e si è confuse, spaesate, impaurite. In realtà, questi momenti sono sempre intervallati a momenti di riposo e pace in cui ci si può lasciare andare a sensazioni altrettanto intense e positive. Per quanto dura e lunga possa essere l’esperienza del travaglio, è importante capire che – come ogni cosa – è destinata a finire. Il pensiero che non ci sia un per sempre a quelle sensazioni così intense può aiutare a tirare un sospiro di sollievo e accettarlo con una predisposizione un po’ diversa. Un altro validissimo aiuto è offerto dalla meditazione di Mettā.
La Mettā, o gentilezza amorevole, è una delle qualità proprie di una mente risvegliata. Grazie alla Mettā è possibile avere un’attitudine di apertura, gentilezza, amorevolezza e accettazione nei confronti delle persone e delle situazioni che ci circondano. La pratica di gentilezza amorevole è antichissima, perché fu insegnata dal Buddha ai suoi monaci più di 2500 anni fa. La storia narra che i monaci mandati nella foresta per la stagione di ritiro di diversi mesi, tornarono uno dopo l’altro dal Buddha terrorizzati dai rumori e dai sussurri da cui era infestata la foresta (che nella loro cultura erano associati alla presenza di spiriti malevoli). Il Buddha allora insegnò loro a praticare la Mettā come potente antidoto alla paura.
Cosa dunque meglio di questa meditazione per affrontare un momento intenso come quello del parto?
Mettā significa augurare il bene a te stessa e a tutti gli esseri senzienti, desiderando che tutti possano essere felici e in pace. Aprire il cuore a questo flusso di amore incondizionato ti permetterà di trovare una pace molto profonda e stabile dentro di te e una forza e un coraggio che probabilmente non credevi nemmeno di avere. La Mettā ti aiuterà ad accogliere ciò che stai vivendo, per quanto difficile e doloroso possa essere.
COME PRATICARE LA METTĀ
Durante la tua gravidanza, ti consiglio di praticare la Mettā soprattutto verso te stessa e verso il tuo bambino. Per far questo puoi trovare un posto tranquillo in cui sedere in posizione di meditazione. È importante che trovi una posizione comoda, in cui ti senti completamente a tuo agio (su una sedia con i piedi ben piantati a terra, oppure su un cuscino con la schiena dritta ma non rigida). Chiudi gli occhi e fai qualche respiro più profondo per centrarti ed entrare in concentrazione. Lascia che i pensieri vadano lentamente sullo sfondo, quindi porta la tua attenzione nella zona del tuo cuore e immagina che irradi un fascio di luce calda e brillante, poi comincia a ripetere le frasi di Mettā:
possa io essere felice,
possa io essere in pace,
possa io stare bene,
possa io prendermi cura di me ed essere sempre al sicuro.
È importante che le frasi di Mettā sgorghino dal cuore e non dalla mente. Per questo non vanno ripetute come la lista della spesa, o come un rosario recitato pensando a tutt’altro. Puoi soffermarti su ogni frase e lasciarla cadere nel tuo cuore, come un semino cade nella terra soffice e pronta ad accoglierlo. A volte lo spirito di Mettā non si origina subito. La mente potrebbe giudicare, non fidarsi, oppure credere di non poter provare questi sentimenti. Non importa, tu continua a ripeterle con grande cura e attenzione. Ogni volta che la tua mente si distrae, riprendila con dolcezza per mano e riportala lì, al centro del tuo cuore, per ripetere questa potente benedizione nei confronti di te stessa.
In seguito, dopo aver praticato per alcuni minuti dirigendo la gentilezza amorevole verso te stessa, puoi cominciare a inviare la Mettā verso il tuo bambino, o bambina:
possa tu essere felice,
possa tu essere in pace,
possa tu stare bene,
possa tu essere al sicuro.
Mentre irradi la gentilezza amorevole verso il tuo bambino, se vuoi puoi poggiare le mani sul tuo ventre e immaginare di portargli luce e calore.
La meditazione di Mettā può essere svolta anche in action, per esempio mentre attendi il tuo turno alla cassa del supermercato, oppure mentre fai una passeggiata nella natura, o mentre fai la doccia. Se la pratichi mentre sei in giro, puoi dirigerla verso le persone che incontri, anche se non le conosci e non le hai mai viste.
Infine, ti sarà utilissima negli ultimi mesi di gravidanza per calmare la mente durante la notte, quando i ripetuti risvegli potrebbero impedirti di riprendere sonno. In questo caso, la gentilezza amorevole ti aiuterà a lasciare andare il turbinio mentale e a scivolare dolcemente nel sonno.
I BENEFICI DELLA MEDITAZIONE DI METTĀ BHĀVANĀ
La gentilezza amorevole ha molti benefici, quelli elencati dal Buddha sono:
- Dormirai facilmente
- Ti risveglierai facilmente
- Farai sogni piacevoli
- Gli altri ti ameranno
- I Deva (esseri celesti) e gli animali ti ameranno
- I Deva ti proteggeranno
- I pericoli esterni (sostanze velenose, armi e fuoco) non ti faranno del male
- Il tuo volto sarà luminoso
- La tua mente sarà serena
- Morirai quieto
- Rinascerai in Regni felici
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Con questa preziosissima pratica hai aggiunto un tassello fondamentale nel tuo percorso di consapevolezza interiore e crescita spirituale, ma soprattutto hai imparato a irradiare una benevolenza che sarà di immenso beneficio non solo a te stessa ma anche a tutti quelli che ti circondano, primi tra tutti la tua bimba/o.
Questa settimana potrai praticare la Mettā per dieci/quindici minuti al giorno (qui trovi la traccia audio guidata), alternandola alla pratica di meditazione camminata che hai imparato nel precedente articolo.
Nella mia esperienza personale, Mettā è stata fondamentale nel momento del parto per aiutarmi ad affrontare i momenti di paura e difficoltà, ma ancora di più lo è stata nei primi mesi di vita di Isabel, quando mi ritrovavo ad affrontare le lunghe notti insonni passate a cercare di tranquillizzarla e riaddormentarla. Grazie alla Mettā, non ho mai perso la pazienza e non ho mai avuto paura, perché mi sono sempre sentita avvolta da una mano più grande di me, capace di sostenermi e tranquillizzarmi anche nei momenti di maggiore tensione.
Sperando che così possa essere anche per te, ti auguro buona pratica e che tu possa essere sempre felice, in pace, in buona salute e al sicuro!
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