5 benefici della meditazione in gravidanza
Sei in dolce attesa e la tua amica ti implora di accompagnarla al corso di mindfulness preparto ma tu hai solo paura di incontrare mangiatori di tofu e santoni coi piedi profumati d’incenso che cantano come se avessero un terribile mal di pancia? L’idea in qualche modo ti attira ma sei bloccata in una rete di pregiudizi e pareri discordanti? Allora forse questo articolo può aiutarti a fare un po’ di chiarezza…
Cominciamo innanzi a tutto con il fare chiarezza su cosa NON è la meditazione:
Meditare significa familiarizzare con il proprio sé. È una via di conoscenza profonda. L’uomo/donna che conosce profondamente sé stesso/a può esprimersi al meglio, perché è in contatto con il proprio potere.
Meditare significa essere presenti a ciò che si fa (o si è), nel momento in cui lo si fa (o lo si è), senza giudizio. La meditazione avviene sempre e solo nel momento presente. Una mente che è in grado di riposare nel momento presente è una mente chiara, lucida, tranquilla, potente. Per dimorare nel momento presente è necessario un retto sforzo, che ci permetta di lasciare andare (costantemente) tutti i pensieri (o stati mentali, emozioni, sensazioni…) che riguardano il passato, o il futuro.
i benefici della meditazione di mindfulness
Una pratica meditativa continuata (bastano pochi minuti ogni giorno) sarà in grado di aumentare la fiducia in te stessa e diminuire le tue paure, tornando quindi estremamente utile soprattutto nel momento del parto. Inoltre, ti permetterà di avere una gravidanza più sana, tranquilla e priva di ansie. Grazie alla meditazione, potrai radicarti più profondamente nel presente e diventare una madre più consapevole e saggia, facendo sì che anche il tuo compagno ne benefici e la vostra relazione diventi più profonda.
La meditazione non ti darà l’esperienza di gravidanza che tu tanto desideri, bensì farà in modo che ti innamori dell’esperienza di gravidanza che ti capiterà.
Ho scelto 5 dei molteplici benefici che la pratica ha sulla gravidanza e te li presento qui sotto in sintesi.
5 benefici della meditazione in gravidanza
I benefici della pratica meditativa sono evidenti in ogni occasione della vita, ma in special modo in un momento delicato e prezioso come quello della gravidanza.
diminuzione dello stress
La gravidanza, si sa, è un momento delicato, in cui – complici gli ormoni – sbalzi d’umore e momenti di tensione possono essere all’ordine del giorno. Le emozioni hanno intensità maggiore, la sensibilità si fa più fine e a volte basta un niente per perdere il controllo. Il corpo vive un momento di profondo cambiamento, non sempre facile da accettare e la stanchezza rende tutto più difficile.
Se a questo aggiungiamo la paura dell’ignoto e le mille domande e dubbi che sorgono sulla salute del bambino, il cocktail può diventare micidiale, sia per la mamma che per il bimbo.
Prendersi qualche minuto ogni giorno per staccare con il mondo esterno ed entrare in contatto con il proprio respiro ha un effetto benefico su tutto il resto della giornata. In questi minuti, torniamo al presente, facendo sì che ansie ed emozioni distruttive scivolino sullo sfondo. Più tardi, quando staremo affrontando di nuovo i mille impegni e problemi del quotidiano, potremo attingere a quella pace e con un solo respiro trovare la centratura, tornare al presente e alla sua pace.
AUMENTO DI PACE E SERENITA’
“ll cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è.” Nonostante questa frase sia stata pronunciata dal Buddha più di duemilacinquecento anni fa, risulta ancora estremamente attuale.
E quale cambiamento più grande di una gravidanza e di un nuovo essere in arrivo? La meditazione ci insegna a non resistere, a osservare ciò che c’è nel momento presente (qualsiasi cosa sia) senza giudizio, né avversione. Osserviamo il respiro e gli stati d’animo che ci attraversano. Ne prendiamo coscienza in modo consapevole e aperto, privo di giudizio. Non ci opponiamo, non desideriamo essere da un’altra parte, o in modo diverso, ma ci arrendiamo a ciò che c’è. Questa resa porta una pace e una serenità profonde che in ogni altro momento della giornata possiamo richiamare in noi stesse.
Ricordiamoci che la pace è già dentro a noi, è inutile andare a cercarla all’esterno.
miglioramento delle difese immunitarie
Ormai è scientificamente provato che mindfulness e meditazione concorrano a migliorare le difese immunitarie, ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus, aiutino a ridurre la pressione sanguigna e a diminuire i disturbi infiammatori.
MAGGIORE RESILIENZA
Quando qualcosa va storto, qualcuno ci offende, o non riusciamo a ottenere ciò che vorremmo, la nostra reazione è immediata e quasi sempre dominata da rabbia, insofferenza, tristezza, frustrazione, o ansia. In questi momenti perdiamo la lucidità e ci lasciamo sopraffare da queste emozioni negative e distruttive.
In gravidanza tutto ciò è enfatizzato da una naturale predisposizione (complici gli ormoni, la stanchezza, la preoccupazione…) a lasciarsi travolgere da questi stati mentali. In questi momenti ci identifichiamo con l’emozione che proviamo.
Quando ci raccogliamo in silenzio e portiamo la nostra attenzione al respiro, stiamo tornando al nostro centro e rompendo l’identificazione con gli stati mentali negativi. Questo ci permette di fare spazio e di vedere le emozioni per quello che sono: passeggeri stati mentali, destinati a crearsi e dissolversi come nuvole nel cielo. Affrontare i problemi diventa più lieve nel momento in cui riusciamo a prenderci una pausa, fare un respiro, tornare a noi stesse.
costruire una relazione di presenza con il proprio bimbo
È difficile stabilire una connessione con un essere che non abbiamo mai conosciuto. L’unico contatto è quello tattile, delle sensazioni che ci genera all’interno del ventre quando si muove. Ma come saranno i suoi occhi? Che suono avrà la sua voce? Sarà un bimbo sereno? Dormirà? La curiosità a volte ci rode, altre non ci sfiora nemmeno. La cosa certa è che la maggior parte delle volte tendiamo a creare un’immagine di nostro figlio e a colmarla di aspettative. Ma ogni aspettativa, lungi dall’aiutarci, porta con sé una buona dose di sofferenza.
La meditazione ci permette di avvicinarci al nostro bimbo con il cuore aperto, in ascolto, senza aspettative, giudizi, o desideri. Ci aiuta ad accettare il fatto che sarà come sarà, al di là di ogni nostro controllo, o aspettativa. In questo spazio di silenzio, si aprirà una comunicazione del tutto nuova, in cui potremo lasciar fluire il nostro amore. Dopo esserci sintonizzate sul nostro respiro e aver stabilizzato la mente, possiamo ripetere tra i pensieri le parole della meditazione di Metta che ci ha insegnato il Buddha: “possa tu essere felice, in pace, in buona salute e al sicuro,” indirizzandole al nostro bambino.
Bibliografia:
Nancy Bardacke, “Mindful birthing”, HarperCollins, 2012
Maestro Zen Tetsugen Serra, “La via della meditazione”, Cairo Publishing 2019
www.ahajournals.org ,
www.healthcentral.com ,
www.journals.com