Perché è così importante essere consapevoli? Che cosa significa? Ma soprattutto: come si fa? Bisogna iscriversi a un corso? Seguire un guru? Entrare in ritiro? Oppure semplicemente continuare a vivere come sempre prestando più attenzione a quello che si fa?
Nei testi si legge che il Buddha, raggiungendo la piena consapevolezza, realizzò il Nirvana, possiamo dunque anche noi aspirare a tanto?
Meditazione
Questa quarantena ha stravolto i ritmi e le abitudini della maggior parte di noi. È arrivata all’improvviso e ci ha costretti in casa, lontani dai nostri cari, con la paura di vedere morire le persone care. È arrivata con un monito ben preciso: ora non sei più libero di fare tutto ciò che desideri fare. E questo monito ha causato avversione, paura, incertezza. Se anche tu ti ci ritrovi, forse questo articolo può aiutarti a guardare più a fondo i meccanismi per cui questa situazione è così difficile, traendone un prezioso insegnamento…
La solitudine in certi casi può essere devastante. Accade quando non riusciamo ad accettarla e cerchiamo in tutti i modi di raggiungere una soluzione che ci faccia stare meglio. Allora di solito succede proprio il contrario: quel bisogno di trovare una soluzione ci fa stare ancora peggio. Trasformare il disagio della solitudine e dell’isolamento in un’esperienza che ci insegni come uscire dalla sofferenza è possibile. Te ne parlo in questo articolo.
In questo articolo ti spiego perché, quando provi un’emozione afflittiva, non serve a niente che tu la combatta, la eviti o che ti ci soffermi fino a trasformarla in un pensiero ossessivo. Tutte queste re-azioni contribuiscono solo a creare ancora più sofferenza e a rafforzare l’emozione che stai provando (qualunque essa sia).
Più mi guardo dentro e attorno e più sento che abbiamo tutti bisogno di più compassione, di prenderci con gentilezza, di essere dolci con le nostre difficoltà come fossero piccoli bambini impauriti. Non è di forza e nemmeno di perfezione che abbiamo bisogno, ma di gentilezza e ascolto, perché le nostre paure possano trasformarsi in saggezza e le nostre sofferenze in occasione di evolvere.
Quante volte hai pensato al tuo respiro? Ti è mai capitato di percepirne l’immenso e ineguagliabile valore? Oppure lo hai dato per scontato finché non ti è venuto un raffreddore fortissimo? In questo momento in cui un virus aggressivo colpisce proprio le vie aeree e ci mette di fronte alla paura di non riuscire più a respirare, credo sia molto utile riconnetterci con il nostro prezioso inspiro e trovare pace e serenità in ogni espiro.
Se sei convinto che per essere felice dovrai ottenere qualcosa o qualcuno, o essere diverso da quello che sei ora, in realtà ti stai allontanando ancora di più dalla felicità. Per essere felici, infatti, non dobbiamo aspettare che la sofferenza sia tutta finita. I presupposti sono già disponibili e più numerosi di quanto immaginiamo. Qui ti presento 5 pratiche che ti aiuteranno a riscoprirli e coltivarli.
Scrissi questo articolo quasi un anno fa, dopo aver parlato con una mia amica che aveva appena partorito un bimbo prematuro ed era preoccupata e impaurita riguardo al futuro. Per qualche ragione, non l’ho mai pubblicato. In questi giorni, avendo ricevuto svariate richieste d’aiuto da persone che come me si trovano nelle zone rosse di contagio del coronavirus, ho deciso infine di pubblicarlo.
Ti è mai capitato di provare risentimento per qualcuno, o qualcosa e non riuscire a lasciarlo andare, finendo con l’avvelenarti anche il presente? Tranquillo, è una sensazione abbastanza comune. Tutti noi abbiamo piccoli o grandi nodi che ci tengono ancorati al passato impedendoci di essere felici. In questo articolo ti offro alcuni spunti sul processo del perdono e ti insegno una pratica molto potente che ti aiuterà a lasciare andare le zavorre che ti impediscono di essere libero.
Lo yoga porta benessere, consapevolezza e serenità nella nostra vita perché ci aiuta a prenderci cura del nostro corpo, della nostra mente e della nostra anima.
Yoga è unione sacra con il divino che è in noi, la parte saggia e luminosa che ha già realizzato la felicità che tanto ci affanniamo a cercare nelle cose esterne.