Se c’è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi.
Carl Gustav Jung
Emozioni
Se ti chiedessi: «Vuoi smettere di soffrire in questo istante?» sono certa che risponderesti «Sì». Eppure, la guarigione dell’anima richiede coraggio. Se vuoi guarire devi essere disposto a pagarne il prezzo. Uscire dalle difficoltà implica il fatto di cambiare profondamente la relazione con te stesso e con il tuo passato e questo può fare molta paura. Non tutti sono disposti a cambiare. Ricorda: abbiamo solo i problemi che desideriamo avere. Dal punto di vista psicomagico, se hai un problema e non ti attivi per risolverlo, significa che sei legato alla tua difficoltà e non hai intenzione di uscirne perché lì ti senti al sicuro.
La resilienza è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Il grande Lao Tzu espresse in modo semplice e profondo il modo in cui sviluppare questa qualità quando disse: “Impara a scrivere le tue ferite sulla sabbia e a incidere le tue gioie nella pietra”. Ma cosa ci può aiutare nel concreto a essere più resilienti? È una qualità che ci viene fornita alla nascita o che dobbiamo conquistare durante la vita? Una capacità interiore o che ci deriva da altre persone e dalla buona sorte?
Ti sei mai trovato a fare i conti con una vita che non ti soddisfa e che ti porta a una visione negativa anche per il futuro? Hai mai desiderato essere da un’altra parte, il più lontano possibile da dove sei? Hai mai cercato di focalizzarti solo sugli obiettivi per non sentire la pesantezza della situazione che stai vivendo? Tranquillo, prima o poi tutti rispondiamo sì a una di queste domande e questo è il motivo per cui iniziamo a soffrire! In questo breve articolo trovi qualche consiglio su come essere felice ora, indipendentemente da quello che c’è o da quello che il futuro ti porterà.
Tutti noi desideriamo essere felici eppure a un certo punto del cammino, scendendo sempre più in profondità, ci accorgiamo che essere felici non basta. La felicità è suscettibile agli alti e bassi della vita, va e viene come le onde del mare. Così, a un certo punto del nostro cammino realizziamo che è più importante smettere di soffrire che essere felici. Ma cosa significa smettere di soffrire? È possibile eliminare totalmente la sofferenza dalla nostra vita?
La felicità è uno spazio sacro, il tuo spazio sacro. Un luogo dentro di te in cui tutto è quieto, silenzioso, gioioso. La meditazione ti insegna a entrare in questo spazio e a restarci il più a lungo possibile.
No, la felicità non ha nulla a che fare con ciò che ti arriva o ti capita, ma solo con il tuo modo di reagire a ciò che ti arriva o ti capita. La felicità parte da te e da te soltanto.
Quante volte, in un momento di difficoltà, vi siete sentite dire frasi del tipo: “Smettila di piangerti addosso!”; “Tu sei una tipa tosta, sono certa che ce la farai”; “Reagisci e sii forte!”? È pensiero comune ritenere che nei momenti di difficoltà sia necessario reagire agli eventi dimostrando di essere forti. Lottare anziché arrendersi. Far soccombere le proprie debolezze sotto a una spessa corazza che dimostri al mondo che ce l’abbiamo fatta, che siamo più forti della vita. E se ci fosse un’altra via? Se per lasciare andare i momenti di difficoltà in modo definitivo avessimo bisogno di qualcos’altro?
Ti è mai capitato di sentirti inadeguata a ricoprire un ruolo? Oppure non degna di attenzioni e amore? O ancora incapace di affrontare la vita e le sue difficoltà? Quante volte hai pensato a te stessa paragonandoti agli altri? Quando ci sembra di non essere abbastanza, di non valere quanto gli altri e di non essere in grado di vivere nel modo “giusto” significa che ci siamo lasciate ingannare dalla visuale ristretta e miope del nostro piccolo sé al punto da non riuscire più a vedere la nostra vera natura…
“Se non avete ancora incominciato il vostro cammino spirituale, è meglio che non lo cominciate proprio! Si tratta di un impegno difficile e dovrete affrontare tante di quelle cose che non vi piacciono! Riguardo all’ego, sperimenterete un affronto dopo l’altro. Se non cominciate, probabilmente sarà molto meglio per voi. Meglio non cominciare proprio. Però se decidete di cominciare, allora sarà meglio che arriviate fino in fondo! Ormai che avete cominciato, che cosa avete intenzione di fare? Tornare indietro e coltivare avidità, odio e illusione?”
Se anche tu fai parte della tribù di quelli che quando si arrabbiano smettono di ragionare, soffrendo e causando sofferenza anche agli altri, sicuramente questo articolo ti tornerà utile. Troverai 7 semplici indicazioni con cui gestire i tuoi attacchi di rabbia nella relazione, per ripristinare l’ascolto, compassione e armonia.