Quante volte, in un momento di difficoltà, vi siete sentite dire frasi del tipo: “Smettila di piangerti addosso!”; “Tu sei una tipa tosta, sono certa che ce la farai”; “Reagisci e sii forte!”? È pensiero comune ritenere che nei momenti di difficoltà sia necessario reagire agli eventi dimostrando di essere forti. Lottare anziché arrendersi. Far soccombere le proprie debolezze sotto a una spessa corazza che dimostri al mondo che ce l’abbiamo fatta, che siamo più forti della vita. E se ci fosse un’altra via? Se per lasciare andare i momenti di difficoltà in modo definitivo avessimo bisogno di qualcos’altro?
felicità
Ti è mai capitato di sentirti inadeguata a ricoprire un ruolo? Oppure non degna di attenzioni e amore? O ancora incapace di affrontare la vita e le sue difficoltà? Quante volte hai pensato a te stessa paragonandoti agli altri? Quando ci sembra di non essere abbastanza, di non valere quanto gli altri e di non essere in grado di vivere nel modo “giusto” significa che ci siamo lasciate ingannare dalla visuale ristretta e miope del nostro piccolo sé al punto da non riuscire più a vedere la nostra vera natura…
Che cosa significa essere ricchi? È possibile avere una vita spirituale e generare ricchezza materiale? È vero che i soldi sono la rovina dell’anima? I soldi fanno la felicità? O è forse vero il contrario, che la felicità fa i soldi? In questo articolo vi presento la storia di 3 personaggi molto ricchi e che hanno fatto della loro ricchezza un motivo di crescita spirituale.
“Se non avete ancora incominciato il vostro cammino spirituale, è meglio che non lo cominciate proprio! Si tratta di un impegno difficile e dovrete affrontare tante di quelle cose che non vi piacciono! Riguardo all’ego, sperimenterete un affronto dopo l’altro. Se non cominciate, probabilmente sarà molto meglio per voi. Meglio non cominciare proprio. Però se decidete di cominciare, allora sarà meglio che arriviate fino in fondo! Ormai che avete cominciato, che cosa avete intenzione di fare? Tornare indietro e coltivare avidità, odio e illusione?”
Quante volte ti capita di lamentarti delle tue giornate? Quante di ringraziare per ciò che hai avuto in dono? Ti sei mai fermato a riflettere sul fatto che lamentarsi non porta nessun tipo di gioia o pace interiore? Mentre provare gratitudine porta con sé un senso di felicità e benedizione? Le persone di successo, sono persone che hanno modificato i loro schemi mentali, sostituendo la lamentela e la critica a uno stato di apertura e gratitudine incondizionata. Qui ti offro 5 consigli per connetterti al potere della gratitudine.
In un giorno, un’ora o anche un unico secondo, possiamo esperire quelle che i taoisti chiamano “le mille gioie e i mille dolori”. Le nostre vite sono un alternarsi incessante di piaceri e dispiaceri su cui non abbiamo alcun potere. Piacere e paura, lode e biasimo, guadagno e perdita, fama e discredito si alternano in modo continuo al di là del nostro controllo. Come può il nostro cuore affrontare e assorbire tutte queste prove senza sentirsi sopraffatto e inadeguato? Possiamo trovare la felicità nonostante tutto questo sorgere e svanire?
Vi siete mai chiesti quali siano i meccanismi alla base della sofferenza? Perché alcune persone soffrono molto più di altre anche se stanno vivendo la stessa situazione? Come mai quando ci troviamo in alcune situazioni soffriamo più che in altre? Il buddismo ha individuato 8 categorie di opposti alla base della nostra incapacità di essere felici in modo costante. Ve ne parlo in questo articolo
Vorresti prendere in mano la tua vita ma ogni volta in cui devi fare una scelta importante ti paralizzi? Tendi a procrastinare decisioni e scelte? Sei mai stato travolto da cambiamenti esterni che ti hanno causato sofferenza? Tendi a dare la colpa agli eventi e alle circostanze quando non ti senti sereno interiormente? Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande, è probabile che anche per te scegliere non sia un’azione semplice. In questo articolo ti spiego perché non lo è per la maggior parte delle persone e soprattutto come uscire da questa impasse tanto dolorosa.
Ti senti mai irrequieto e agitato con la sensazione di non riuscire a fare, o essere, tutto ciò che vorresti? Hai mai l’impressione di essere prigioniero della tua stessa vita o del poco tempo a disposizione? Hai mai provato sensi di colpa, rimorsi o sensazioni di pesantezza sul cuore, ripensando a situazioni del passato? Se hai risposto sì almeno a una di queste domande, vuol dire che anche a te è mancata la libertà in alcune situazioni. Ma essere liberi, dipende veramente solo dalle situazioni a noi esterne?
Questa quarantena ha stravolto i ritmi e le abitudini della maggior parte di noi. È arrivata all’improvviso e ci ha costretti in casa, lontani dai nostri cari, con la paura di vedere morire le persone care. È arrivata con un monito ben preciso: ora non sei più libero di fare tutto ciò che desideri fare. E questo monito ha causato avversione, paura, incertezza. Se anche tu ti ci ritrovi, forse questo articolo può aiutarti a guardare più a fondo i meccanismi per cui questa situazione è così difficile, traendone un prezioso insegnamento…