La resilienza è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Il grande Lao Tzu espresse in modo semplice e profondo il modo in cui sviluppare questa qualità quando disse: “Impara a scrivere le tue ferite sulla sabbia e a incidere le tue gioie nella pietra”. Ma cosa ci può aiutare nel concreto a essere più resilienti? È una qualità che ci viene fornita alla nascita o che dobbiamo conquistare durante la vita? Una capacità interiore o che ci deriva da altre persone e dalla buona sorte?
Meditazione
Ti sei mai trovato a fare i conti con una vita che non ti soddisfa e che ti porta a una visione negativa anche per il futuro? Hai mai desiderato essere da un’altra parte, il più lontano possibile da dove sei? Hai mai cercato di focalizzarti solo sugli obiettivi per non sentire la pesantezza della situazione che stai vivendo? Tranquillo, prima o poi tutti rispondiamo sì a una di queste domande e questo è il motivo per cui iniziamo a soffrire! In questo breve articolo trovi qualche consiglio su come essere felice ora, indipendentemente da quello che c’è o da quello che il futuro ti porterà.
La vita si manifesta in molteplici forme che non sempre corrispondono a ciò che ci eravamo aspettati o che avremmo desiderato. Questo accade perché tutto si gioca in un piccolo battito di ciglia che precede il dispiegarsi dell’azione: l’intenzione. Sei mai stato veramente consapevole di questo momento? La risposta puoi trovarla nella qualità della tua vita e nel livello di soddisfazione che provi.
L’idea di fare un digiuno aveva cominciato ad affascinarmi dopo che avevo ascoltato il racconto di un amico che aveva deciso di digiunare per una settimana in cima al Teide, il vulcano di Tenerife. Mentre lo ascoltavo, ebbi l’impressione di avere già vissuto un’esperienza del genere, anche se non in questa vita, e subito sentii un richiamo profondo…
Tutti noi desideriamo essere felici eppure a un certo punto del cammino, scendendo sempre più in profondità, ci accorgiamo che essere felici non basta. La felicità è suscettibile agli alti e bassi della vita, va e viene come le onde del mare. Così, a un certo punto del nostro cammino realizziamo che è più importante smettere di soffrire che essere felici. Ma cosa significa smettere di soffrire? È possibile eliminare totalmente la sofferenza dalla nostra vita?
Essere felici è sicuramente il desiderio più condiviso dall’umanità. Ognuno di noi va alla ricerca di questo sacro Graal a modo suo. C’è chi sposa un credo, chi una causa, chi un’emozione, chi un cammino spirituale, chi una filosofia, chi i possedimenti materiali. Non c’è un cammino migliore di un altro perché siamo tutti diversi e ciò che va bene per una persona può non andare bene per un’altra. La realizzazione della felicità, però, qualsiasi sia il cammino scelto per raggiungerla, non può prescindere dal condurre una vita che si basi sull’onestà, sulla verità e sulla non violenza. Senza etica non ci può essere serenità.
La felicità è uno spazio sacro, il tuo spazio sacro. Un luogo dentro di te in cui tutto è quieto, silenzioso, gioioso. La meditazione ti insegna a entrare in questo spazio e a restarci il più a lungo possibile.
No, la felicità non ha nulla a che fare con ciò che ti arriva o ti capita, ma solo con il tuo modo di reagire a ciò che ti arriva o ti capita. La felicità parte da te e da te soltanto.
Vi siete mai chiesti quali siano i meccanismi alla base della sofferenza? Perché alcune persone soffrono molto più di altre anche se stanno vivendo la stessa situazione? Come mai quando ci troviamo in alcune situazioni soffriamo più che in altre? Il buddismo ha individuato 8 categorie di opposti alla base della nostra incapacità di essere felici in modo costante. Ve ne parlo in questo articolo
Vorresti prendere in mano la tua vita ma ogni volta in cui devi fare una scelta importante ti paralizzi? Tendi a procrastinare decisioni e scelte? Sei mai stato travolto da cambiamenti esterni che ti hanno causato sofferenza? Tendi a dare la colpa agli eventi e alle circostanze quando non ti senti sereno interiormente? Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande, è probabile che anche per te scegliere non sia un’azione semplice. In questo articolo ti spiego perché non lo è per la maggior parte delle persone e soprattutto come uscire da questa impasse tanto dolorosa.
Ti senti mai irrequieto e agitato con la sensazione di non riuscire a fare, o essere, tutto ciò che vorresti? Hai mai l’impressione di essere prigioniero della tua stessa vita o del poco tempo a disposizione? Hai mai provato sensi di colpa, rimorsi o sensazioni di pesantezza sul cuore, ripensando a situazioni del passato? Se hai risposto sì almeno a una di queste domande, vuol dire che anche a te è mancata la libertà in alcune situazioni. Ma essere liberi, dipende veramente solo dalle situazioni a noi esterne?